Il più antico dei vitigni campani autoctono, il Greco di Tufo, era noto già ai più famosi scrittori latini tra cui Varrone, Virgilio e Columella che lo citava nel suo trattato sull’agricoltura, il “De re rustica”. Il vitigno era noto come Aminea Gemina Minor, dalla forma del suo grappolo bifido.
Da questo antico vitigno nasce il pregiato bianco omonimo, il vino più conosciuto nel mondo tra i vini della Campania, insieme al Taurasi D.o.c.g.
Matura in ottobre, teme il gelo ed esprime le sue caratteristiche migliori in una ristretta area dell’Irpinia, dove trova le condizioni pedo-climatiche ideali.
Il grappolo è mediamente piccolo, sferico, di fondo giallo cosparso di piccoli punti tendenti al roseo.